Le Beatrici


Da tempo ormai Benni ci ha abituato alla sua pungente ironia, e questi otto brillanti monologhi teatrali sono perfettamente degni delle aspettative. Pur se alcuni ci sono sembrati spinti ai limiti del cattivo gusto (La mocciosa per esempio), tutto perdoniamo in nome degli altri, riuscitissimi e divertenti. Tra un monologo e l'altro poi, fanno capolino canzoni e poesie piene di sberleffi ed amarezza, altrettanto godibili. 
Donne di tutti i tipi, comprese una suora indemoniata ed una licantropa, che non usano il proprio sesso per raccogliere facili consensi, come sembra andare di moda attualmente, ma sono solo megafoni di idee e situazioni tipiche, a volte commoventi a volte grottesche, ma sempre spregiudicate. Una su tutte una Beatrice non proprio dantesca che vuole fuggire di casa per andare nello spogliatoio del suo calciatore preferito ed avere un po' di quel sano appagamento fisico che il Sommo Vate non sa darle.
Donne tanto reali da essere frutto di un lavoro teatrale portato in scena nel maggio 2010 da Stefano Benni e Giorgio Gallione al Teatro dell'Archivolto di Genova, insieme a cinque giovani attrici che hanno dato voce ed anima a questa irriverente rappresentazione del mondo rosa.
La caduta delle dee, dunque? Sì e no, perché mentre da un lato vengono abbattuti tutti i preconcetti sul sesso debole e sulla donna-angelo, che "Tanto gentile e tanto onesta... PARE", dall'altro la schiettezza delle protagoniste ce le rende vicine e nuovamente simboliche, anche mentre cucinano deliziosi e swiftiani stufati di operai in esubero nelle loro fabbriche.

Consigliato ai Danti. 

Le Beatrici
Stefano Benni
Feltrinelli
Milano 2011
92 pagine

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