Pellegrinaggio d'autunno


Raccolta di tre novelle giovanili di Hesse, ancora lontano dalla spiritualità serena del Siddharta ma già segnato da lacerazioni interiori e disagi sociali.
Dei tre, il primo racconto (da cui il nome della raccolta) è un notevole saggio sulla disillusione amorosa e giovanile, in cui il tono mistico di pellegrinaggio dà un valore fortemente simbolico ed universalmente angosciante agli eventi. Il secondo, Hans Amstein, narra un'altra disillusione amorosa, resa ancor più tragica dal fatto che si consuma in età giovanile e non ha tempo di essere metabolizzata dall'adulto: il narratore, all'epoca testimone degli eventi, regge la forza evocativa del suo flashback drammatico soltanto grazie al vino che chiede continuamente di farsi versare. Il terzo racconto, La casa dei sogni, resta incompiuto -o forse volutamente sospeso- al punto in cui la disillusione deve ancora sopraggiungere ma già se ne colgono segnali: il protagonista torna nella casa della sua adolescenza dove trova sì immutate alcune cose (bellissima descrizione del colore degli occhi della madre e del giardino paterno), ma scorge segni di una imminente distruzione degli equilibri su cui si era basata la sua crescita di uomo. 
La fragilità dei sogni e dei sentimenti, e l'inesorabilità della disillusione a seguito dell'illusione: ecco il filo conduttore delle tre novelle, che a fine libro ci lasciano abbattuti e senza speranza. L'unico fattore che non inganna e non muta è la natura, descritta come forte e violenta, che fa da contrappeso esterno al marcato carattere introspettivo della narrazione. Magra consolazione.

Consigliato agli innamorati. O forse no, ci penserà poi il tempo. 

Pellegrinaggio d'autunno
Hermann Hesse
Tascabili Economici Newton
Roma 1992
97 pagine

1 Comment to "Pellegrinaggio d'autunno"

O forse no... :D.

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