Una modesta proposta


Val bene la pena menzionare il lunghissimo titolo "Una modesta proposta per evitare che i figli dei poveri siano di peso ai loro genitori e al Paese e per renderli utili alla società", che fa pregustare un pamphlet pungente e amaro.
Nessuna delusione in merito, mentre si leggono agilmente le poche e argute pagine in cui una carneficina di infanti viene proposta con candore e quasi inconsciamente accettata dal lettore, tanti sono i vantaggi che ne deriverebbero, almeno a sentire Swift.
Se il libello finisse qui, saremmo tutti felici di aver speso un solo euro per leggere qualcosa di insolito rispetto al suo ben più noto fratello maggiore "I viaggi di Gulliver". Non sarebbe neanche difficile interpretare correttamente le parole di Swift, così come evidenti sono anche le connessioni con la realtà attuale e la modernità di stile della satira proposta.
Purtroppo invece, si incappa nel lungo commento sconclusionato e talvolta disarmonico del traduttore e curatore, che spazia da ragionamenti sociologici sul ruolo dell'infanzia nella società, a banalità sul conflitto tra est e ovest del mondo, passando per il traffico d'organi e un tentativo incompleto di storia del cannibalismo. Continue e inutili metafore mutuate dal gergo culinario appesantiscono il miscuglio disorganizzato di notizie e luoghi comuni, che non lascia nulla al lettore, se non la voglia di tornare in libreria a comprare un'edizione più decente anche se più costosa, ma almeno degna di stare su uno scaffale.

Consigliato agli inconcludenti, che ne leggeranno solo le prime 25 pagine.

Una modesta proposta per evitare che i figli dei poveri siano di peso ai loro genitori e al Paese e per renderli utili alla società
Jonathan Swift, a cura di Romolo Capuano
Stampa Alternativa, Viterbo 2010
48 pagine

1 Comment to "Una modesta proposta"

swift è mitico! Ottima recensione! :)

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