L'enigma di Fermat. Una sfida lunga tre secoli


Ancora un centro per la RBA e la collana Mondo matematico, che questa volta presenta una matematica di sfida e di ricerca. E' la storia di uno dei teoremi più semplici ed eleganti mai formulati, che però non ha avuto dimostrazione se non dopo tre lunghi secoli di tentativi inutili.
Il libro si apre con una prima parte introduttiva alle problematiche della numerologia e delle cosiddette terne pitagoriche, ma avrebbe potuto farlo in modo più agile ed utile, senza appesantire la lettura con superficiali e dunque inutili approfondimenti. L'impressione è quella di un contenuto stiracchiato per raggiungere il numero di pagine delle altre pubblicazioni della collana.
Un altro piccolo errore di impostazione sta nell'aver calcato troppo la mano sul lato misterioso e inarrivabile della dimostrazione: la bellezza di una formula matematica sta soprattutto nel suo potere sintetico, che racchiude le leggi della vita in pochi simboli. Non serve certo un apparato misterico per esaltarne le implicazioni suggestive ed universali: questo tipo di sovrastrutture porta soltanto ad una commercializzazione della materia, rendendola fruibile agli amanti dei complotti e degli intrighi, ma allontanando le menti scientifiche. Sicuramente l'intento editoriale è puramente divulgativo, ma se si può chiudere un occhio su alcune dimostrazioni sommarie, non si può perdonare il fastidio di leggere la storia del pensiero matematico come se fosse uno dei best seller tanto in voga al momento.
Il libro tuttavia si riprende abbondantemente nella seconda parte, che presenta la figura di Pierre de Fermat come un umile avvocato con la passione dei numeri, che si divertiva a mandare lettere ai suoi contemporanei per proporre loro quesiti matematici; stiamo parlando di uno studioso che non ha mai pubblicato un libro, ma che teneva testa a mostri sacri del calibro di Cartesio. Anche dopo la sua morte, la dimostrazione dell'ultimo teorema è sfuggita ai più grandi studiosi di sempre, per coronare invece la carriera di Andrew Wiles, altro umile matematico che ha lavorato sette anni nell'isolamento totale per riuscire a porre fine a questa sfida secolare. Un'esaltazione dell'umiltà dunque, della passione e del duro lavoro di ricerca che stanno dietro alle grandi conquiste scientifiche.

Consigliato a chi fa ricerca, come incoraggiamento a non avere paura davanti alle grandi sfide.

L'enigma di Fermat. Una sfida lunga tre secoli
Albert Violant i Holz
Collana Mondo matematico, RBA
Milano 2011
151 pagine

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