Vita di un uomo


Questo vuol essere un omaggio ad una delle raccolte più significative della poesia italiana del Novecento, che sconvolge per l'umiltà con cui si propone e per la profondità delle emozioni che suscita.
Il titolo è evocativo della semplicità d'animo del poeta e introduce all'ampio spettro di temi trattati. Ingiustamente infatti si associa il nome di Ungaretti solo alla Grande Guerra, mentre in questa raccolta brillano molteplici capolavori: pur celebrando l'efficacia scabrosa nel descrivere la barbarie del conflitto mondiale, non si può trascurare la delicatezza con cui esplora le sensazioni intimamente umane di solitudine, coraggio, fratellanza, amore, lutto.
L'ermetismo prevalente porta a poesie sonore, in cui la parola è densa così come la sua assenza, e nella lettura fa godere di rincorse, sincopi, versi strozzati e lunghi, senza il cui ritmo si perderebbe una parte del significato stesso: esempio eccelso di contenitore che vale quanto il contenuto.
Non è azzardato leggere in Ungaretti stesso il simbolo dell'uomo, che egli colloca dolcemente nella natura  in cui si rispecchia e si consola, e che pur desiderando amaramente la solitudine, si scopre profondamente connesso ai suoi simili. Noi dunque vi traiamo un messaggio di speranza nell'umanità, in grado di superare la disperazione attraverso la lucida scansione dei pensieri più intimi e la consapevolezza della propria universalità.
Quale canto s'è levato stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle
Quale festa sorgiva
di cuore a nozze
Sono stato
uno stagno di buio
Ora mordo
come un bambino la mammella
lo spazio
Ora sono ubriaco
d'universo
Consigliato ad un uomo. 

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