Addio alle armi


Romanzo popolarissimo e giustamente acclamato per la profonda umanità delle vicende e dei sentimenti trattati, tanto da ispirare tre diverse trasposizioni cinematografiche. Narra la disfatta e la disillusione di un giovane americano che parte per l'Italia come soldato volontario durante la Prima Guerra Mondiale, e vi trova una realtà molto meno eroica di quella che si aspettava. A poco serve l'intensa storia d'amore con l'infermiera inglese Catherine, che lo coinvolgerà e travolgerà in tutti i sensi.
Se è vero che i temi dominanti sono l'amore e la guerra, vi si trova comunque il nocciolo del modo di pensare di Hemingway: ispirandosi alle sue vicende autobiografiche dà vita ad un personaggio che lotta con tutte le sue forze ma che alla fine resta sopraffatto e svuotato di ogni sentimento, proprio quando doveva godersi la tanto agognata felicità. Restano comunque alla storia della letteratura i dialoghi struggenti, sublimi per il contrasto tra un amore giocoso e quasi bambino, e la drammatica pagina della storia del Novecento in cui tale sentimento prende vita: due innamorati attraversano indenni la Grande Guerra e si ritrovano in una Svizzera irreale di pace e silenzio, dove però la felicità presenta il suo crudele conto.
Una triste parabola umana, che tinge di amaro realismo ogni nostra azione, ma che suona come inno alla vita e all'amore. Anche se sappiamo che non ci può essere alcun lieto fine, val bene la pena di lottare per pochi innevati momenti di serenità. 

Consigliato a chi ha paura di amare.

Addio alle armi
Ernest Hemingway
Oscar Mondadori
1965
287 pagine

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