Il mio Dante


Un vero menestrello sa coniugare poesia, comicità e suoni. Ma Benigni ci mette di più: ipnotizza le folle tramutando la Divina Commedia da tortura scolastica in spettacolo. Vederlo durante una sua lectura Dantis fa impressione, mentre declama ad occhi chiusi e poi corre come un diavolo, si spoglia, grida, ride e nel frattempo ci lascia un commento di altissima qualità.
E nel libro? Fa lo stesso, senza curarsi che è sulla carta e non sul palcoscenico: il messaggio arriva ugualmente. Sotto alcuni aspetti il formato cartaceo rende di più perché lascia l'interpretazione a noi mediocri, mentre ci svela il Benigni critico letterario e commentatore in tutta la sua vitalità di stimoli e idee, esaltandone la profondità di pensiero e lo spessore culturale.
Un concentrato dei suoi spettacoli danteschi e la trascrizione integrale degli otto canti in questione, un libretto agile che si legge nella metropolitana e fa ridere e pensare: la magia sta nel fatto che, leggendo, noi ci mettiamo al posto di Benigni, che a sua volta prima di scrivere si era messo al posto di Dante, che a sua volta si era messo a rappresentare l'umanità intera, e quindi noi di nuovo. 
Una bella passeggiata per curiosare nell'aldilà, perché, che ci crediamo o no, tutti ci speriamo che ci sia posto per noi in uno dei luoghi descritti da Dante, e soprattutto speriamo che ci sia Benigni a zompettare e declamare la nostra sorte.

Consigliato a chi è ancora indeciso su dove andare dopo la morte.

Il mio Dante
Roberto Benigni
Einaudi
Torino 2010
145 pagine

3 Comments to "Il mio Dante"

bella recensione come sempre :) me lo presti? il pezzo finale "Consigliato a chi è ancora è indeciso su dove andare dopo la morte."... m'ha fatto mori'! XD brava :*

Per averlo in prestito devi metterti in coda, e precisamente dietro Daniele e Samia :)
Devo renderti i tuoi, a proposito!
Baciotto :*

ok mi accodo e attendo paziende :)

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